Con una forte ripresa internazionale, l’alba del 2022 aveva fatto ben sperare gli addetti ai lavori del mercato immobiliare nostrano. Una volta vinta l’apparentemente impossibile sfida contro la pandemia, però, il mondo intero ha dovuto fare i conti con un nuovo, insormontabile, ostacolo o, per meglio dire, due: un’aspra inflazione e la Guerra in Ucraina.
Di seguito, forniremo i dettagli dei più recenti report sull’andamento del mercato immobiliare italiano nel 2021 e le previsioni del 2022. La ripresa economica riscontrata tra la fine del 2021 e l’inizio dell’anno corrente ha interessato anche il mercato immobiliare che ha riscontrato valori in linea con i livelli registrati prima dell’avvento dell’emergenza pandemica da Covid-19. Di seguito, scopriremo nel dettaglio le diverse dinamiche che hanno interessato il mondo degli immobili in Italia negli ultimi tempi.
I più recenti asset del mercato immobiliare italiano
Nel 2021, sono stare realizzate quasi 200.000 transazioni in più rispetto all’anno precedente. I risultati hanno mostrato un mercato in piena ripresa, trainato dal nord Italia dove sono avvenute circa la metà delle sopracitate operazioni. In ogni caso, al sud e nelle isole si è registrato un incremento percentuale notevolmente maggiore rispetto al 2020.
Il 2022 prevede un aumento dei prezzi che si aggira intorno alll’1 ed il 3%, con gli investitori che punteranno maggiormente sulle grandi città ed un numero di transazioni che si aggira tra i 710 e i 720.000. I piccoli centri saranno, allo stesso modo, al centro dell’attenzione, ove dotati di collegamenti efficienti con le principali location. Insomma, al di là della crisi sanitaria, dell’aumento dell’inflazione e della Guerra in Ucraina, il mercato dell’immobile si mantiene stabile, mostrando, ancora una volta, grande resistenza.
Le tendenze dell’attuale mercato
Sembrerebbe che, al momento, la domanda del mercato si stia spostando nei centri extra urbani. Le periferie, insomma, stanno affrontando un processo di grande rivalutazione, con i potenziali acquirenti maggiormente interessati ad immobili con spazi verdi ed ampie metrature. Il 2021 fu l’anno del trilocale: scelta prediletta dalla maggior parte degli italiani. Al momento, si registra un aumento dell’1.5% di domanda per questo tipo di soluzione.
Con una politica monetaria favorevole, il 2021 ha visto un incremento notevole di domanda ed erogazione di mutui con una preferenza per il tasso fisso. Il 2022, purtroppo, vedrà questi dati calare, a causa del conflitto e dell’inflazione, determinante nella scelta dei futuri potenziali acquirenti immobiliari. Gli assetti economici attuali, infatti, tornano a non favorire l’acquisto di immobili che, altrimenti, sarebbe prerogativa della stragrande maggioranza degli utenti immessi attualmente nel mercato immobiliare.
Il dinamico mercato dell’Emilia-Romagna
Come detto, il nord ha trainato l’andamento positivo del mercato immobiliare italiano nelle analisi più recenti. Un esempio lampante del dinamismo dell’immobile al nord è dato dall’Emilia Romagna. Trovare case in vendita Bologna o negli altri punti nevralgici della regione, infatti, può risultare abbastanza difficile, sia per i costi che per l’effettiva disponibilità degli stabili.
Le analisi più recenti mostrano un aumento degli affitti nel Capoluogo e nelle città principali con, ad esempio, la provincia di Rimini che ha registrato l’aumento più significativo di prezzo al metro quadro della regione, arrivando a registrare ben 17.56 euro per gli affitti e di 2.571 euro al metro quadro per la vendita.
Per questa ragione, è consigliabile cercare a fondo ed in via preventiva in zone come l’area romagnola e, in generale, nel nord Italia, prima di compiere acquisti affrettati. In ogni caso, le tendenze del mercato mostrano un aumento continuo dei prezzi d’acquisto e locazione degli immobili nella regione, con i prezzi più bassi registrati solo nel 2020.