Vi siete mai chiesti come riparare un vaso rotto? Di sotto, una guida utile. Spesso i vasi che abbiamo in casa sono molto più di quello che la loro forma suggerisce: possiamo infatti attribuire loro un valore affettivo, un ricordo particolare o un utilità che non intendiamo perdere con il primo urto che lo manda in frantumi.
Per questo, quando un vaso si rompe in mille pezzi, può essere utile ricordarsi di quell’antica filosofia nipponica, nata proprio dalla pratica di ricomporre un vaso rotto.
Per chi non lo sapesse infatti, in Giappone, quando un vaso di ceramica si rompe, lo si rimette in forma utilizzando l’oro, cosicché questo appaia ancora più bello dopo la frattura.
Da questa antica pratica – chiamata “Kintsugi – è possibile ricavare anche una bellissima lezione di vita, che ci impone di guardare alle ferite come ad un’occasione di rinascita e fioritura personale.
Tornando però al tema del nostro articolo, il Kintsugi ci insegna anche che nessun vaso – al seguito di un urto – è irreparabile.
Di certo, non intendiamo proporvi di colmare ogni crepa con una colata d’oro (visto quanto sarebbe dispendioso). Riportare il vaso allo splendore, seguendo i dovuti step, è comunque possibile.
Di seguito, una guida utile. Vediamo insieme che modo è possibile riparare un vaso rotto.
Come riparare un vaso rotto: 5 trucchi da poter utilizzare
Step n.1: recuperare i cocci
Quando si rompe un vaso i cocci cadono sul pavimento. La prima cosa da fare, quando si prova a riportare in vita un vaso, è quella di racimolare tutti i cocci dal pavimento. Questa fase è sicuramente una delle più faticose, in quanto è necessario provare a reperire ogni pezzo caduto. Bisogna inoltre fare molta attenzione, perché il rischio di tagliarsi o ferirsi è alto. Consigliamo pertanto di indossare un paio di guanti.
Step n. 2: l’assemblaggio
La fase numero due consiste nell’assemblare tra loro tutti i cocci raccolti. Per farlo occorre utilizzare, in un primo momento, del nastro adesivo. Quest’operazione ha infatti il compito di fornirci una ricostruzione precisa del vaso, cosicché si possa poi passare alla riparazione definitiva. Inoltre, l’assemblaggio permette di notare l’assenza di frammenti mancanti e di capire in che posizione collocare quelli che invece sono stati recuperati.
Step n. 3: applicare la colla
Dopo aver ricomposto il modello del vaso come fosse un puzzle, bisogna applicare sulle linee di frattura della colla ciano acrilica e dare il via alla ricostruzione vera e propria. Anche in questa fase consigliamo di tenere i guanti, così da proteggere le mani dalla colla. Non appena l’incollaggio sarà volto al termine, occorre poi passare sulla superficie del vaso nuovo uno straccio inumidito di alcool.
Quando sulla superficie del vaso vediamo sia fori che fessure, e non riuscite a recuperare il pezzo mancante, si consiglia di riempirli con dello stucco ceramico bicomponente. Quando lo stucco si asciuga si consiglia di carteggiare il vaso per regolarizzare le sbavature.
Step n. 5: fase di verifica
Per essere sicuri che il vaso non abbia fori è necessario riempirlo d’acqua. Qualora ci fossero dei buchetti è possibile risanarli con dello stucco ceramico bicomponente.
In conclusione
Di seguito alcuni consigli extra che aiuteranno a far tornare il vaso come se fosse nuovo. Se il vaso che viene riparato è privo di decorazioni può anche essere trattato con cementite e con smalto ceramico. Applicando questi prodotti sulla superficie , il vaso risulterà come nuovo.
Per proteggere, inoltre, il vaso da cadute causate, ad esempio dal vento, e per aumentare la sua stabilità, si consiglia di riempirlo in modo parziale di sabbia.